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Alla morte del marchese Berardo Galiani (1724-1774) la sua cospicua biblioteca venne acquistata dall'Imperatrice Caterina II di Russia e trasferita all'Ermitage, insieme a quelle di Diderot e di Voltaire. In questa circostanza Ferdinando Galiani, suo fratello, fece stampare due cataloghi di vendita, il cui recente ritrovamento ha consentito di ricostruire quasi completamente la consistenza di questa raccolta libraria, costituita da circa 1200 volumi. Sulla scorta di una documentazione in buona parte inedita, questo studio ricostruisce le vicende che portarono all'alienazione della biblioteca e propone una sommaria ricognizione dei trattati e degli altri scritti ancora inediti di Berardo Galiani, rivalutandone la figura nell'ambito del dibattito culturale europeo del Settecento.